martedì 20 settembre 2011

Mentre mi annoiavo -cercando di finire la maledetta mozzarella da far fuori- ascoltavo il telegiornale.

Veramente siamo caduti così in basso?


Stamattina ero a prendere un caffè, e ho deciso di leggere La Stampa. Mi sono cadute le braccia. L'informazione è così futile. Davvero, mi fa venire la nausea. La cosa che mi fa più ridere -istericamente, intendo- è che l'informazione data oggi rispecchia perfettamente la maggior parte della gente. Insipida, approssimativa, falsa. E' fatta apposta per il più delle persone, a cui, in realtà, non gliene importa un emerito nulla di come va il mondo. L'essere umano si sta chiudendo nella propria individualità, facendo fuoriuscire senza vergogna la propria natura egoista, non interessandosi a niente che non riguardi se stesso. Una volta avevi a che fare con quelli che la pensavano in modo diverso da te, ora hai a che fare con quelli che non pensano affatto. Che finché stan bene loro, gli altri se ne possono andare a fanculo.

Ed è deprimente.

Non interessarsi minimamente al mondo che sta andando a puttane, alla resistenza palestinese, alla resistenza No Tav, alla Grecia, all'ipocrisia americana, e a tutte le altre cose che non sono affatto inezie, cazzo. Vedere la lotta come un qualcosa di passato, come un capitolo chiuso, credere che non fare niente perché "tanto da solo che vuoi fare?" sia meglio che provarci -anche a costo di perdere- è assurdo, veramente, non ha senso. Tutta quella gente che fa grandi discorsi democratici senza agire per paura di perdere la poltrona sulla quale è adagiato il suo grasso culo, tutte quelle parole auliche senza significato, tutte quelle news in cui la verità è un triste miraggio..  

Tutto questo fa vomitare.








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